Sesto, la caserma dei vigili del fuoco cade a pezzi
La sede dei pompieri versa in
condizioni di degrado. Soprattutto negli ultimi tempi ad ammalorarsi sono stati
i balconi e gli altri elementi della facciata che è all’angolo con via Rovani
di LAURA
LANA
Pubblicato
il 30 agosto
2018 Ultimo aggiornamento: 30 agosto 2018 ore 07:18
La caserma dei pompieri con i balconi imbracati
Sesto San Giovanni (Milano), 30 agosto
2018 - «La casermadi viale Matteotti? Uno scandalo per Sesto».
La denuncia arriva da Paolo Vino, segretario dei Giovani
Sestesi, su una problematica già nota ormai da anni. La sede dei vigili del
fuoco, infatti, versa in condizioni di degrado. Soprattutto
negli ultimi tempi ad ammalorarsi sono stati i balconi e gli altri
elementi della facciata che è all’angolo con via Rovani. «I nostri pompieri
sono sempre pronti, giorno e notte, a rispondere alle nostre richieste di
aiuto. Peccato che Sesto si dimentichi presto di loro e i politici del selfie
ignorino i loro problemi – commenta Vino – Da molto tempo l’edificio cade a
pezzi. E quei balconi sono vergognosi».
I balconi sono imbragati con la rete rossa «a
indicare un pericolo di crollo» e sulla facciata dell’immobile sono evidenti i
segni delle infiltrazioni. Negli anni passati c’erano state anche delle
manifestazioni per chiedere un intervento di riqualificazione della sede. E,
oltre un decennio fa, si era parlato anche di uno spostamento. «Uno scandalo
per una città come Sesto – continua l’esponente della lista civica – I nostri
politici ci diranno che la caserma è di proprietà della Città Metropolitana ma poco importa. Un’amministrazione
attenta dovrebbe intervenire senza se e senza ma».
Infine, la stoccata. «Quasi ci
fanno rimpiangere l’ex sindaco Giorgio Oldrini, che fu l’ultimo primo cittadino
a investire in quello stabile». Una situazione già conosciuta, replica il sindaco Roberto Di Stefano. «Solleciteremo la proprietà, che è Città Metropolitana,
a intervenire visto che la messa in sicurezza della caserma è di sua competenza.
Il problema è pregresso e stranoto. Speriamo che la Città Metropolitana
intervenga al più presto».
di LAURA LANA
Home › Attualità › La
caserma dei pompieri cade a pezzi: i Giovani Sestesi definiscono “scandalosa”
la situazione
La
caserma dei pompieri cade a pezzi: i Giovani Sestesi definiscono “scandalosa”
la situazione
SESTO SAN GIOVANNI – Nel mirino dei Giovani Sestesi, sempre attenti
sulla vita cittadina e sui problemi che la città presenta, ora c’è la caserma
dei pompieri di viale Matteotti, una struttura degradata e bisognosa di
ristrutturazione. Un problema annoso ma che ora sembra rasentare il rischio
della sicurezza, così come scrivono i Giovani Sestesi:
I nostri Vigili del fuoco sono sempre pronti, giorno
notte, pioggia, neve, a rispondere alle nostre richieste di
aiuto. Peccato che Sesto San Giovanni si dimentichi presto di loro e i politici del selfie ignorano i loro problemi. Da molto tempo la
caserma di viale Matteotti direzione F.lli Bandiera cade a pezzi. Dalla
strada è possibile vedere i balconi in uno stato davvero Vergognoso.
Quella
facciata, quei balconi addirittura imbragati con la rete rossa ad
indicare un pericolo di crollo. UNO SCANDALO per una città come Sesto San
Giovanni. I politici nostrani ci diranno che la caserma è di
proprietà della Città Metropolitana.
Ma questo
poco importa. Un’amministrazione attenta dovrebbe intervenire
senza se e senza ma. Quasi quasi ci fanno rimpiangere l’ex sindaco
Giorgio Oldrini che fu l’ultimo sindaco a investire in quella
caserma…
Caserma
dei pompieri cade a pezzi: balconi inagibili
Si sono staccati dei grossi pezzi di intonaco: finestre "murate".
Giovani Sestesi: "E' uno scandalo, il Comune intervenga"
Caserma dei pompieri cade a pezzi: balconi
inagibili. Si sono staccati grossi pezzi di intonaco: finestre “murate”.
Giovani Sestesi: “E’ uno scandalo, il Comune intervenga”.
“Allarme rosso” per la caserma dei pompieri
E’ “allarme rosso” per la caserma dei
pompieri di Sesto San Giovanni. Transitando su viale Matteotti, infatti, è
impossibile non accorgersi delle condizioni in cui versa la struttura. Ed è
altrettanto impossibile non accorgersi di come i balconi siano “off limits”,
chiusi e non utilizzabili a causa del distacco di grossi pezzi di intonaco.
Giovani Sestesi: “Situazione scandalosa”
A riaccendere i riflettori sullo stato
della caserma dei Vigili del fuoco è stata la lista civica Giovani Sestesi,
guidata dall’ex consigliere comunale Paolo Vino. E i toni usati dal
movimento nei confronti dell’Amministrazione comunale del sindaco Roberto Di
Stefano non sono stati certo morbidi. “Da molto tempo la caserma di viale
Matteotti cade a pezzi – hanno sottolineato dalla lista civica – I balconi sono
in uno stato davvero vergognoso”.
Lo stabile è di proprietà della Città Metropolitana
La caserma dei pompieri di Sesto San Giovanni è di
proprietà di Città Metropolitana. L’ex Provincia, per intenderci. Ma questo,
sempre per i Giovani Sestesi, non deve essere una scusante per non intervenire.
“Un’Amministrazione attenta dovrebbe intervenire, senza se e senza ma – hanno
aggiunto dal movimento – I nostri Vigili del fuoco sono sempre pronti, giorno e
notte, con la pioggia e con la neve a rispondere alle nostre richieste di
aiuto. Peccato che Sesto San Giovanni si dimentichi presto di loro. E i
politici del selfie ignorano i loro problemi”.
Giovani
Sestesi all’attacco: “Uno scandalo la caserma dei pompieri”
agosto 29
10:592018
SESTO SAN GIOVANNI – Duro attacco dei Giovani Sestesi.
Nell’occhio del ciclone è finita la caserma dei vigili del fuoco di viale
Matteotti: “I nostri vigili del fuoco sono sempre pronti, giorno notte,
pioggia, neve, a rispondere alle nostre richieste di aiuto. Peccato che Sesto
San Giovanni si dimentichi presto di loro e i politici del selfie ignorano i
loro problemi“.
In particolare, è lo stato dei balconi esterni che
preoccupa i Giovani Sestesi: “Da molto tempo la caserma di
viale Matteotti, direzione F.lli Bandiera, cade a pezzi. Quella facciata,
quei balconi addirittura imbragati con la rete rossa ad indicare un
pericolo di crollo. Uno scandalo per una città come Sesto San Giovanni“.
“I politici nostrani
– continuano i Giovani Sestesi – ci diranno che la caserma è di
proprietà della Città Metropolitana. Ma questo poco importa.
Un’amministrazione
attenta dovrebbe intervenire senza se e senza ma. Quasi quasi ci fanno rimpiangere l’ex
sindaco Giorgio Oldrini che fu l’ultimo sindaco a investire in quella caserma“.
Home»Cronaca»Giovani Sestesi: la caserma dei vigili del
fuoco in condizioni pietose
Giovani Sestesi: la caserma dei vigili del fuoco in
condizioni pietose
specchiosesto 29/08/2018CronacaLascia un commento101 Viste
“I nostri Vigili del fuoco sono sempre pronti, giorno
notte, pioggia, neve, a rispondere alle nostre richieste di aiuto. Peccato che
Sesto San Giovanni si dimentichi presto di loro e i politici del selfie
ignorano i loro problemi”.
Così la l’osta civica dei Giovani Sestesi sulle condizioni della caserma dei
vigili del fuoco sestese. “Da molto tempo la caserma di viale Matteotti
direzione F.lli Bandiera cade a pezzi.
Dalla strada è possibile vedere i balconi in uno stato davvero vergognoso.
Quella facciata, quei balconi addirittura imbragati con la rete rossa ad
indicare un pericolo di crollo.
UNO SCANDALO per una città come Sesto San Giovanni.
I politici nostrani ci diranno che la caserma è di proprietà della Città
Metropolitana. Ma questo poco importa.
Un’amministrazione attenta dovrebbe intervenire senza se e senza ma.
Quasi quasi ci fanno rimpiangere l’ex sindaco Giorgio Oldrini che fu l’ultimo
sindaco”.
La caserma di viale Matteotti? uno scandalo per Sesto San Giovanni
Pubblicato
il: 31/08/2018, 08:00
Dalla Lista Civica Giovani Sestesi riceviamo e
pubblichiamo:
I nostri Vigili del fuoco sono sempre pronti, giorno
notte, pioggia, neve, a rispondere alle nostre richieste di aiuto. Peccato che
Sesto San Giovanni si dimentichi presto di loro e i politici del selfie
ignorano i loro problemi. Da molto tempo la caserma di viale Matteotti
direzione F.lli Bandiera cade a pezzi.
Dalla strada è possibile vedere i balconi
in uno stato davvero Vergognoso. Quella facciata, quei balconi addirittura
imbragati con la rete rossa ad indicare un pericolo di crollo. UNO SCANDALO per
una città come Sesto San Giovanni. I politici nostrani ci diranno che la
caserma è di proprietà della Città Metropolitana. Ma questo poco importa.
Un'amministrazione attenta dovrebbe intervenire senza se e senza ma.
Quasi quasi ci fanno rimpiangere l'ex
sindaco Giorgio Oldrini che fu l'ultimo sindaco a investire in quella
caserma...
Redazione
Categoria: Sesto San Giovanni
Pubblicato: 28 Agosto
2018
Notizie da Sesto San Giovanni
La caserma di viale Matteotti? uno
scandalo per Sesto San Giovanni
I nostri Vigili del
fuoco sono sempre pronti, giorno notte, pioggia, neve, a rispondere alle nostre
richieste di aiuto. Peccato che Sesto San Giovanni si dimentichi presto di loro
e i politici del selfie ignorano i loro problemi.
Da molto tempo la caserma di viale Matteotti direzione F.lli Bandiera cade a
pezzi.
Dalla strada è possibile vedere i balconi in uno stato
davvero Vergognoso.
Quella facciata, quei balconi addirittura imbragati
con la rete rossa ad indicare un pericolo di crollo.
UNO SCANDALO per una città come Sesto San Giovanni.
I politici nostrani ci diranno che la caserma è di proprietà della Città
Metropolitana. Ma questo poco importa.
Un'amministrazione attenta dovrebbe intervenire senza
se e senza ma.
Quasi quasi ci fanno rimpiangere l'ex sindaco Giorgio Oldrini che fu l'ultimo
sindaco a investire in quella caserma...
SESTO SAN GIOVANNI – La lista Giovani
Sestesi manda il seguente comunicato:
Ma avete visto quella scala sotto il comune com’è
conciata? Cosa aspettiamo che qualcuno si rompa l’osso del collo? Da
ormai troppo tempo le scale del parcheggio pubblico sotterraneo di piazza della
Resistenza si trovano in uno stato vergognoso. Sporche, senza strisce antiscivolo
e soprattutto c’è un odore insopportabile.Provate solo
per un momento a pensare se una persona anziana dovesse cadere lungo quelle
scale cosa succederebbe? Nella migliore delle ipotesi fratture e contusioni e
nella peggiore delle ipotesi? Continuiamo a vedere selfie di politici e
amministratori comunali che vantano una banale manutenzione ordinaria facendola
passare per straordinaria.
Invece la
Giunta del sindaco Di Stefano è assente sulle cose che contano. “Sesto merita
di più” di qualche selfie. Serve un progetto per la città del futuro, più
vivibile e compatibile con le esigenze di oggi. Serve la volontà di
lavorare per le piccole cose concrete e non per i selfie.
#lescaledellavergogna #lebugiedidistefano
Lista Civica
Giovani Sestesi
Ma avete visto quella scala sotto il comune com’è
conciata?
Pubblicato: 24 Agosto 2018
Cosa aspettiamo che qualcuno si rompa
l'osso del collo?
Da ormai troppo tempo le scale del parcheggio pubblico
sotterraneo di piazza della Resistenza si trovano in uno stato vergognoso.
Sporche, senza strisce antiscivolo e soprattutto c’è un odore insopportabile.Provate solo per un momento a pensare se una persona anziana
dovesse cadere lungo quelle scale cosa succederebbe? Nella migliore delle
ipotesi fratture e contusioni e nella peggiore delle ipotesi?Continuiamo a vedere selfie di politici e amministratori
comunali che vantano una banale manutenzione ordinaria facendola passare per
straordinaria.Invece la Giunta del sindaco Di Stefano è assente sulle cose
che contano.“Sesto merita di più” di qualche selfie. Serve un progetto
per la città del futuro, più vivibile e compatibile con le esigenze di oggi.Serve la volontà di lavorare per le piccole cose concrete e
non per i selfie.
#lescaledellavergogna#lebugiedidistefano
Lista Civica Giovani Sestesi
LE SCALE DELLA VERGOGNA
Pubblicato
il: 21/08/2018, 10:30
| di redazione
Dalla Lista Civica Giovani Sestesi riceviamo e
pubblichiamo:
Nessuno ha visto quella scala sotto il comune? Una
vergogna!
Ma avete visto quella scala sotto il
comune com’è conciata? Cosa aspettiamo che qualcuno si rompa l'osso del
collo?
Da ormai troppo tempo le scale del
parcheggio pubblico sotterraneo di piazza della Resistenza si trovano in
uno stato vergognoso. Sporche, senza strisce antiscivolo e soprattutto c’è un
odore insopportabile.
Provate solo per un momento a pensare se
una persona anziana dovesse cadere lungo quelle scale cosa succederebbe? Nella
migliore delle ipotesi fratture e contusioni e nella peggiore delle ipotesi?
Continuiamo a vedere selfie di
politici e amministratori comunali che vantano una banale manutenzione
ordinaria facendola passare per straordinaria.
Invece la Giunta del sindaco Di
Stefano è assente sulle cose che contano.
“Sesto merita di più” di qualche selfie. Serve un progetto per la città del
futuro, più vivibile e compatibile con le esigenze di oggi.
Serve la volontà di lavorare per le
piccole cose concrete e non per i selfie.
Stadio Milan a Sesto? Bisognerebbe rifare il piano ex Falck
di Laura Lana
Pubblicato il
Sesto San Giovanni (Milano), 4 luglio 2015 - Uno stadio a misura di famiglia, urbano, raggiungibile con i mezzi pubblici. Un salotto tutto cubi e neon. Un progetto firmato dal Milan per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 del Portello. Ma lunedì pomeriggio da Fondazione Fiera potrebbe anche arrivare il due di picche e, allora, scendono in campo le alternative vecchie e nuove. Tra queste c’è anche l’area ex Falck. Dopo la Città della Salute e della Ricerca, lo stadio del Milan potrebbe diventare il secondo volano capace di trainare la trasformazione delle aree dismesse. Una suggestione che circola ormai da mesi. In effetti, contatti tra il club sportivo e il Gruppo Bizzi, proprietario delle ex acciaierie, ci sarebbero stati. Così come sarebbero state elaborate delle prime bozze per provare a ipotizzare la collocazione dello stadio all’interno delle ex Falck. Non uno studio di fattibilità, piuttosto uno schizzo molto embrionale. Infatti, a oggi, l’unico elemento di certezza all’interno della variante del piano integrato di intervento è una palestra scolastica, che potrà essere utilizzata anche come mini-palazzetto o campetto per le attività di studenti e associazioni cittadine. Uno stadio, come minimo, porterebbe all’ennesima revisione del Pii, in particolare della partita viabilità e infrastrutture. Già la lista civica dei Giovani Sestesi da anni ha sposato l’idea di vedere sulle ex acciaierie un maxi impianto sportivo, con tanto di mix commerciale e area museale. Ora si accodano anche altri esponenti della minoranza.
"Accolgo con favore l’inserimento di Sesto fra i luoghi deputati a realizzare il nuovo stadio del Milan, se non sarà possibile edificarlo al Portello - commenta Roberto Di Stefano, Forza Italia -. Sesto è da sempre considerata una città dormitorio e questo progetto potrebbe finalmente invertire la tendenza. Ne deriverebbero un notevole indotto economico, vantaggi per la qualità della vita e della città grazie al polmone verde che è previsto a circondare lo stadio. Un’occasione da non perdere. Mi attiverò immediatamente con il presidente Berlusconi, invitandolo a prendere in seria considerazione l’opzione Sesto". Eppure Silvio Berlusconi è ottimista sulla possibilità di costruire lo stadio al Portello, a due passi da Casa Milan. "Aspettiamo una risposta da Fondazione Fiera, non abbiamo dubbi che la proposta del Milan possa essere accettata".
I Giovani Sestesi rilanciano l’idea dello stadio sulle ex Falck
luglio 07
08:492014
Stampa ArticoloCondividi
by Andrea Guerra 0 Commenti
SESTO SAN GIOVANNI – I Giovani Sestesi rilanciano per lo stadio sulle ex Falck. “Apprendo della scelta di Pompe Gabbioneta di lasciare Sesto San Giovanni: di fronte a questo ennesimo trasloco di una realtà produttiva dalla nostra città, torno a ribadire con forza che se qualcuno pensava che per noi dei Giovani Sestesi l’argomento stadio fosse solo uno spot elettorale si sbagliava di grosso. Noi crediamo che portare lo stadio a Sesto San Giovanni sia strategico per la nostra città, permetterebbe di rilanciare lavoro, economia e prestigio di Sesto San Giovanni”, spiega il segretario Paolo Vino.
“Non si può più aspettare, dobbiamo pensare al rilancio economico della città, dobbiamo pensare di riportare il lavoro e ridare prestigio a quella che è storicamente la città del lavoro e delle fabbriche e attraverso lo sport tutto questo è possibile”, aggiungono i Giovani Sestesi che già da un anno battono sull’argomento e avevano anche scritto ai presidenti di Milan e Inter chiedendo loro di valutare seriamente l’ipotesi sestese.
“Rivolgo ufficialmente un appello a Davide Bizzi, proprietario delle aree ex Falck, una nuova richiesta affinché valuti la disponibilità e la fattibilità di ubicare lo stadio nella nostra città, perché crediamo che dopo la dismissione delle fabbriche Sesto San Giovanni debba avere una nuova opportunità e lo stadio per un verso e la città della salute nell’altro, possono essere punti di partenza per il suo rilancio. Quando parliamo di stadio non ci limitiamo al calcio, ma intendiamo un centro polifunzionale all’avanguardia dello sport, dove al suo interno vengono svolte più discipline sportive”, chiude Vino.
Stadio Milan Inter, i Giovani sestesi rilanciano l’idea
Alessio Civati
-
SESTO SAN GIOVANNI – Balotelli che tira verso la porta di Handanovic o Guarin e Montolivo che lottano a centrocampo. Per vederli, oggi, dobbiamo prendere la linea uno del metro e scendere a Lotto per poi incamminarsi verso lo stadio Giuseppe Meazza di San Saro. Oggi è così, domani chissà… Forse potremo andare a piedi ad assistere al derby della Madonnina. Paolo Vino rilancia la “vecchia” proposta dello stadio di una delle squadre milanesi a Sesto, sulle aree ex Falck. “Qualcuno pensava che per noi dei Giovani Sestesi l’argomento Stadio fosse solo uno spot elettorale si sbagliava di grosso. Noi crediamo che portare lo stadio a Sesto San Giovanni sia strategico per la nostra città, permetterebbe di rilanciare lavoro, economia e prestigio di Sesto San Giovanni. Tanti sarebbero i presupposti e i benefici per chi vorrebbe investire in questo progetto che, vista la posizione strategica della nostra città, troverebbero un valore aggiunto nei mezzi di collegamento (metropolitana-tangenziali e stazione ferroviaria).”
“Rivolgo ufficialmente un appello al Dott. Davide Bizzi (proprietario delle aree ex Falck) una nuova richiesta affinché valuti la disponibilità e la fattibilità di ubicare lo stadio nella nostra città, perché crediamo che dopo la dismissione delle fabbriche Sesto San Giovanni debba avere una nuova opportunità e lo stadio per un verso e la città della salute nell’altro, possono essere punti di partenza per il suo rilancio. Quando parliamo di stadio – continua Vino – non ci limitiamo al calcio, ma intendiamo un centro polifunzionale all’avanguardia dello sport, dove al suo interno vengono svolte più discipline sportive, che vanno dal pattinaggio, alla boxe, arti marziali, ginnastica artistica, scherma, pallavolo, biliardo, bocce, ecc. ecc. Un luogo dove fare cultura e un museo che racchiuda tutti i trofei che la nostra città ha al suo attivo, raccontando cosa a rappresentato e cosa rappresenta lo sport nella nostra città e per finire un’area commerciale, non il classico centro commerciale di cui siamo saturi ma un luogo dove viene venduto tutto ciò che riguarda lo sport. Quello che nel mondo viene prodotto a Sesto San Giovanni viene venduto. Per finire una zona food dove poter condividere con amici un momento di relax e buona cucina dopo una visita al museo o dopo un allenamento nelle varie palestre. Per dirlo in una sola parola: eccellenza”.
Stadio del Milan, Paolo Vino (Giovani Sestese): "Non siete convinti della nostra proposta? Venite a trovarci ai gazebo"
Paolo Vino, segretario politico della Lista Civica Giovani Sestesi, ci invia il comunicato che pubblichiamo
(Paolo Vino - Segretario Politico - Lista Civica Giovani Sestesi)
Leggo su quotidiani nazionali e vari giornali online che, da una parte il Milan sta valutando dove installare il nuovo stadio e dall'altra c'è la proposta fatta alla società dal comune di Milano. Poi ci siamo noi della Lista Civica Giovani Sestesi di Sesto San Giovanni, convinti e certi che l'idea di portare lo stadio nella nostra città insieme a Città della Salute e della Ricerca, potrà essere un elemento trainate per far partire le aree ex industriale e per ridare vigore la città costruita. Appena si parla di stadio molti pensano alla versione San Siro. NO. Bisogna pensare allo Juventus Stadium, uno "Stadio Urbano", che vive e lavora sette giorni su sette, perfettamente integrato con la città che porterà turismo, sport, intrattenimento, prestigio e tanto lavoro. A noi che siamo della città costruita, non serve un altro centro commerciale sulle ex Falck, a noi serve il bello, il nuovo, l'eccellenza e il lavoro che permetta di far ripartire l'economia su tutta Sesto San Giovanni. Il problema non è di chi decide cosa fare (parodia del potere), il problema è che un altro scatolone commerciale proprio non ci può stare! Noi vogliamo e dobbiamo riappropriarci della nostra città, delle piazze, delle via. Vogliamo trovare una nuova identità e non continuare a vivere sul ricordo dei fasti del passato. Noi vogliamo una città economicamente produttiva, una città che vive, che pulsa, una città sulla bocca di tutti una città che diventi esempio per tutto il paese Italia. Invitiamo tutti i sostenitori, i cavalcatori fortuiti della nostra onda "Stadio nelle ex Falck" che tentano di accaparrarsi l'idea a firmare la nostra petizione per portare lo stadio a Sesto San Giovanni. Invitiamo quelli che sono contrari, che sono scettici o che vorrebbero capire meglio a venirci a trovare ai nostri gazebo della Lista Civica Giovani Sestesi, saremo ben lieti di far conoscere il nostro progetto, siamo pronti a confrontarci, ad ascoltare e a migliorare l'ipotesi di un nuovo modello di città .Ma per favore, diamo una possibilità al futuro.
Notizie da Sesto San Giovanni " Giovani Sestesi " Stadio: Bizzi, ora fallo a Sesto.
Apprendo della scelta di Pompe Gabbioneta di lasciare Sesto San Giovanni: di fronte a questo ennesimo trasloco di una realtà produttiva dalla nostra città, torno a ribadire con forza che se qualcuno pensava che per noi dei Giovani Sestesi l'argomento Stadio fosse solo uno spot elettorale si sbagliava di grosso. Noi crediamo che portare lo stadio a Sesto San Giovanni sia strategico per la nostra città, permetterebbe di rilanciare lavoro, economia e prestigio di Sesto San Giovanni. Tanti sarebbero i presupposti e i benefici per chi vorrebbe investire in questo progetto che, vista la posizione strategica della nostra città, troverebbero un valore aggiunto nei mezzi di collegamento (metropolitana-tangenziali e stazione ferroviaria).
Non si può più aspettare, dobbiamo pensare al rilancio economico della città, dobbiamo pensare di riportare il lavoro e ridare prestigio a quella che è storicamente la città del lavoro e delle fabbriche e attraverso lo sport tutto questo è possibile. Siamo d'accordo che la tradizione Sestese vada aiutata e salvaguardata ma detto ciò visto che oggettivamente di soldi disponibili non ce ne sono bisognerà adoperarsi per usare al meglio le risorse disponibili e muoversi in maniera imprenditoriale e se la ricerca va allargata a soggetti privati, allora perché no! dobbiamo renderci conto che .... Il mondo evolve! Noi dei Giovani Sestesi non molliamo, siamo cittadini che hanno a cuore la nostra città, che si sono presi un impegno nei confronti di altri cittadini come noi , quindi rivolgo ufficialmente un appello al Dott. Davide Bizzi (proprietario delle aree ex Falck) una nuova richiesta affinché valuti la disponibilità e la fattibilità di ubicare lo stadio nella nostra città, perché crediamo che dopo la dismissione delle fabbriche Sesto San Giovanni debba avere una nuova opportunità e lo stadio per un verso e la città della salute nell'altro, possono essere punti di partenza per il suo rilancio. Quando parliamo di stadio non ci limitiamo al calcio, ma intendiamo un centro polifunzionale all'avanguardia dello sport, dove al suo interno vengono svolte più discipline sportive, che vanno dal pattinaggio, alla boxe, arti marziali, ginnastica artistica, scherma, pallavolo, biliardo, bocce, ecc. ecc. Un luogo dove fare cultura e un museo che racchiuda tutti i trofei che la nostra città ha al suo attivo, raccontando cosa a rappresentato e cosa rappresenta lo sport nella nostra città e per finire un'area commerciale, non il classico centro commerciale di cui siamo saturi ma un luogo dove viene venduto tutto ciò che riguarda lo sport. Quello che nel mondo viene prodotto a Sesto San Giovanni viene venduto. Per finire una zona food dove poter condividere con amici un momento di relax e buona cucina dopo una visita al museo o dopo un allenamento nelle varie palestre. Per dirlo in una sola parola "ECCELLENZA". Paolo Vino Segretario Politico
A cura di Redazione
.
Sesto San Giovanni/ Sesto San Giovanni
Paolo Vino:" Stadio di Inter o Milan a Sesto"
Il segretario della lista civica "Giovani Sestesi" lancia un'affascinante proposta
Redazione
Condivisioni
.
.
I Giovani Sestesi rilanciano per lo stadio di Milan e Interla possibilità di farlo costruire nella zona delle ex Falck a Sesto San Giovanni.
“Apprendo della scelta di Pompe Gabbioneta di lasciare Sesto San Giovanni: di fronte a questo ennesimo trasloco di una realtà produttiva dalla nostra città, torno a ribadire con forza che se qualcuno pensava che per noi dei Giovani Sestesi l’argomento stadio fosse solo uno spot elettorale si sbagliava di grosso. Noi crediamo che portare lo stadio a Sesto San Giovanni sia strategico per la nostra città, permetterebbe di rilanciare lavoro, economia e prestigio di Sesto San Giovanni”, spiega il segretario dei Giovani SestesiPaolo Vino.
“Non si può più aspettare, dobbiamo pensare al rilancio economico della città, dobbiamo pensare di riportare il lavoro e ridare prestigio a quella che è storicamente la città del lavoro e delle fabbriche e attraverso lo sport tutto questo è possibile”, aggiungono i Giovani Sestesi che già da un anno battono sull’argomento e avevano anche scritto ai presidenti di Milan e Inter chiedendo loro di valutare seriamente l’ipotesi sestese.
“Rivolgo ufficialmente un appello a Davide Bizzi, proprietario delle aree ex Falck, una nuova richiesta affinché valuti la disponibilità e la fattibilità di ubicare lo stadio nella nostra città, perché crediamo che dopo la dismissione delle fabbriche Sesto San Giovanni debba avere una nuova opportunità e lo stadio per un verso e la città della salute nell’altro, possono essere punti di partenza per il suo rilancio. Quando parliamo di stadio non ci limitiamo al calcio, ma intendiamo un centro polifunzionale all’avanguardia dello sport, dove al suo interno vengono svolte più discipline sportive”, chiude Vino.
Sesto, Paolo Vino al sindaco Di Stefano: il tuo spot sullo stadio era un progetto di sviluppo e lavoro per i sestesi
Home›Attualità›Sesto, Paolo Vino al sindaco Di Stefano: il tuo spot sullo stadio era un progetto di sviluppo e lavoro per i sestesi
Sesto, Paolo Vino al sindaco Di Stefano: il tuo spot sullo stadio era un progetto di sviluppo e lavoro per i sestesi
By dialogonewson • ( 0 )
diPaolo Vino*
Possibile che tutto debba diventare uno spot per avere due righe sul giornale o un’intervista in TV? Troviamo davvero svilente la strumentalizzazione applicata a un progetto che ha visto molte persone impegnarsi, affinché, considerata la sua importanza in prospettiva, potesse rappresentare un bene di tutti. Mi riferisco ai titoli usciti in questi giorni su quotidiani online e cartacei: “Facciamo lo stadio del Milan a Sesto S. Giovanni sulle ex Falck”. Una frase “buttata lì”, solo per attirare l’attenzione e accendere i riflettori alle porte di una nuova campagna elettorale. Solo per catturare voti.
Fa davvero sorridere vedere a corto di idee il primo Sindaco che dopo settantadue anni è riuscito nell’impresa di espugnare la Stalingrado d’Italia, strappandola alla sinistra sestese. Al contrario è davvero triste vedere lo stesso primo cittadino sottrarre una proposta molto importante avanzata da un’altra forza politica e ridurla a spot, per il solo gusto di far parlare di sé. Perché vede, sindaco Di Stefano, la proposta di portare lo stadio nelle ex Falck è un progetto serio, studiato e pensato. Dietro quella proposta si nasconde, lo ripetiamo, il lavoro di persone che si sono provate nel tentativo di conciliare il concetto di “stadio” (con riferimento quindi all’area Sport) con quelli di “intrattenimento”, “lavoro”, “cultura”, “commercio” ed “eccellenza” a livello cittadino. Quel progetto, Sig. Sindaco, era stato pensato per evitare che “voi” – racchiudendo in questo pronome personale sia le forze di centro-destra sia quelle di centro-sinistra – avallaste l’ennesimo centro commerciale sulle ex Falck (come quello che, ahimè, si farà – perché quel centro commerciale si farà).Proporre le aree ex Falck per il nuovo stadio del Milan nascondeva dietro di sé un’ambizione ben precisa: ospitare incontri di cartello, dalle partite di serie A ai match di Champions League e partite del Cuore. Lo stesso luogo avrebbe tuttavia dovuto prestarsi nelle intenzioni ad altre finalità, come, ad esempio, spettacoli di teatro e concerti musicali. Contenere al proprio interno un “Museo dello Sport” (Sesto San Giovanni ha sfornato campioni di varie discipline), una zona destinata al “food” e “intrattenimento”, una parte commerciale per la vendita di articoli sportivi. Uno stadio “urbano”, quindi, perfettamente integrato nel territorio e nella vita della città, sulla falsariga del modello lanciato con lo “Juventus Stadium” a Torino.Da quanto evidenziato più sopra, la proposta formulata dalla Lista Civica Giovani Sestesi avrebbe in sostanza contribuito a creare un indotto. Una “fabbrica” in grado di generare posti di lavoro, perché la gestione delle varie attività previste dentro il complesso avrebbe richiesto l’impiego di diverse persone, in primis tanti concittadini sestesi. Noi della Lista Civica Giovani Sestesi non abbiamo la pretesa di suggerire a nessuno il comportamento da tenere. Un aspetto, però, sentiamo di segnalarglielo, Sig. Sindaco: in occasione delle ultime amministrative, le persone residenti a Sesto San Giovanni hanno dato prova di saper ragionare e decidere. Prima o poi, quindi, se continua con la linea dei “proclami”, anche lei rischia di vivere la stessa parabola discendente a suo tempo sperimentata da chi l’ha preceduta sulla poltrona destinata al primo cittadino.
Segretario politico Giovani Sestesi
I Giovani Sestesi: “Caro Bizzi e caro sindaco, lo
stadio di Inter o Milan nelle ex Falck si può fare”
April 14, 2015 · by redazione online · in Politica. ·
Dalla lista civica Giovani Sestesi
riceviamo e pubblichiamo:
“Apprendiamo da comunicati stampa e articoli
di giornali vari, che la giunta del Comune di Sesto San Giovanni ha approvato
la delibera di Bilancio preventivo per il 2015. Al plauso che l’assessore
Montrasio si fa da sola, segue l’ennesimo piagnisteo sui tagli che anche questo
anno la pubblica amministrazione ha subito, in questo modo si giustificherà la
stangata incorporata per i cittadini Sestesi mentre la realtà è ben diversa,
ovvero sono decisioni prese senza pensare a come si possa progettare, cambiare,
migliorare e fare cassa, senza continuamente chiedere e gravare su tutti i
cittadini.
Il nuovo piano economico
approvato per la TARI ne è un esempio ma poi abbiamo il Carro Ponte, che quando
ci fa comodo è un fiore all’occhiello ormai per tutto il nord Milano,
frequentatissimo, peccato che lo affittiamo per due cocomeri e un peperone. Di
contro abbiamo chi Come la Lista Giovani Sestesi propone di portare indotto,
posti di lavoro per la città e per i Sestesi e ci permettiamo di snobbare la
proposta solo perché fatta da un gruppo politico di opposizione.
Sono anni, infatti, che
chiediamo al Sindaco Chittò e alla sua giunta di lavorare affinché si possa
portare lo stadio di una delle due squadre di calcio milanesi. Perché per dirla tutta la
Città della Salute e della Ricerca che sorgerà (argomento che ci vede
assolutamente d’accordo e propositivi), non può più essere l’unico traino di
Sesto San Giovanni.
Dire stadio nel 2015 è molto
riduttivo, nei colloqui avuti in passato con la proprietà molti sono stati i
segnali positivi, stimolanti per lavorare ad un progetto ad alto ed ampio
respiro. Volevamo far rivivere un pezzo di aree ex Falck ormai dismesse da
molti/troppi anni, volevamo un signor spazio per lo sport, campi da calcio per
una o anche tutte e due le squadre milanesi. Uno spazio importante creatore
innegabile di lavoro, di indotto per tutte le attività commerciali presenti sul
territorio che oggi sono sotto la morsa della crisi e delle tasse. Uno spazio di cultura con un
museo dedicato allo sport Sestese che vanta al suo attivo grandi campioni in
molte discipline. Uno spazio dove sport minori possano trovare casa per poter
svolgere la propria attività. Uno spazio commerciale dove molto del mondo dello
sport prodotto in Italia potesse essere venduto come eccellenza. Un’area relax
e benessere creando una SPA e non ultima una zona “Food”, pensata anche per
soddisfare tutte le varie tematiche come, intolleranze o scelte vegetariane,
vegane che in questi anni si stanno affacciando al nostro vivere quotidiano.
Credo di aver chiaramente esplicitato di non
intendere per stadio quello che forse ha in mente l’amministrazione, o quello
che vuole immaginarsi solo per scartare la proposta. Questo è un progetto che
coinvolge tutti, il mondo del commercio, i proprietari delle aree, ma
soprattutto i cittadini sestesi giovani e meno giovani; permetterebbe di avere
a chi amministra risorse da ridistribuire! La nostra posizione alle porte della
Brianza e di Milano, le Tangenziali, la Ferrovia, gli Autobus e la
Metropolitana fanno di Sesto San Giovanni una scelta strategica per i due Club;
per i sestesi una chance.
Scriverò nuovamente al Sindaco Chittò e
al Dott. Bizzi chiedendo loro un incontro al fine di verificare condizioni,
tempi e modi per poter “tifare” insieme questa iniziativa“.
Paolo
Vino
Segretario
Politico
Lista Civica Giovani Sestesi
Stadio del Milan: Giovani Sestesi e Pro Sesto spingono per le
Falck
agosto 07
15:112015
by
Andrea Guerra0 commenti
SESTO SAN GIOVANNI - Come
previsto, e come già annunciato, il “battibecco” tra Ac Milan e Fondazione
Fiera Milano sullo stadio rossonero al Portello, e nello specifico sul tema
delle bonifiche dell’area, ha riacceso l’interesse su Sesto San Giovanni. E in
particolare ha spinto i tanti “tifosi” dell’opzione B, quella che vedrebbe
atterrare lo stadio sulle ex Falck, a tornare alla carica con proclami e
inviti.Alle parole di Roberto Di Stefano fa
seguito un comunicato di Paolo Vino, segretario politico dei Giovani Sestesi.
Che fu a dire il vero il primo, mesi addietro, a spingere perché Sesto si
candidasse come terra di conquista per Inter e Milan che all’epoca erano a
caccia di una location per il futuro stadio di proprietà.
“Nel 2008 abbiamo iniziato a pensare
che lo stadio nelle ex aree Falck poteva essere un’occasione per portare
lavoro, sport, cultura, commercio e grande prestigio nella nostra città. Non
abbiamo mai smesso di sperarci, tanto che nel 2012 alle precedenti elezioni
amministrative, ne abbiamo fatto uno dei punti di forza del nostro programma.
Abbiamo scritto alle squadre Milanesi, alla Proprietà delle Aree Ex Falck la
quale si è dimostrata disponibile durante un incontro tra una Delegazione della
Lista Civica Giovani sestesi e Un team della Bizzi & Prtners; abbiamo anche
sollecitato e invitato più volte il Sindaco di Sesto San Giovanni a farsi
promotore insieme alla Lista Civica Giovani Sestesi nell’ intraprendere
rapporti con i vari soggetti interessati. Oggi, sfumato il posizionamento dello
stadio del Milan al Portello l’idea di Sesto San Giovanni si fa sempre più
avanti”.
A dirla tutta, i Giovani Sestesi
esagerano quando dicono che il posizionamento dello stadio del Milan al
Portello è “sfumato”. Ma il loro comunicato continua: “Convinti fin da allora
che questo sia una grande opportunità per rilanciare la nostra città e che
anche questo contribuirà a creare la nuova identità di quella che era
soprannominata la città delle fabbriche”.
Torna a fare il tifo per Sesto
anche il nuovo presidente della Pro Sesto, Nicola Radici. : “Un’opportunità e
un valore aggiunto non solo per Sesto San Giovanni e per l’ulteriore sviluppo
di una delle aree dismesse più grandi d’Europa, ma anche per il Milan che
collocherebbe il proprio stadio in una zona urbanizzata e ben servita sia dai
mezzi di trasporto pubblico, sia dai collegamenti stradali”. Aggiunge Radici:
“Se, come leggo, Barbara Berlusconi vuole realizzare una struttura
polifunzionale in grado di offrire servizi anche quando non sono in programmi
eventi sportivi, quella delle ex aree Falck, dove sorgerà la Città della
Salute, sarebbe una soluzione che va proprio in quella direzione. E’ chiaro che
anche la Pro Sesto, seppur indirettamente trarrebbe benefici dalla
realizzazione nella nostra città di un’opera così qualificata ed importante”.
Home›Politica›I Giovani Sestesi rilanciano l’idea dello stadio sulle ex
aree Falck
I Giovani
Sestesi rilanciano l’idea dello stadio sulle ex aree Falck
By dialogonewson30 agosto 2016
L’area
Falck.
SESTO SAN GIOVANNI – La lista civica
Giovani Sestesi ripropone
l’idea di uno stadio sulle ex aree Falck. Ecco il loro comunicato:
Un
centro commerciale non basta. Sesto San Giovanni è da sempre una
città da tutti conosciuta e stimata per il suo passato storico, per questo
merita di più. Nelle scorse settimane è stata firmata tra
l’amministrazione Comunale e la società MilanoSesto la convenzione sulla
variante di PII per lo sviluppo delle aree ex Falck. Sicuramente un
passo avanti per la riqualifica delle aree dismesse più grandi d’Europa ma
noi della Lista Civica Giovani Sestesi abbiamo l’ambizione
di voler vivere in una città bella, pulita, sicura ed economicamente
produttiva.
È ben
nota la nostra posizione favorevole sull’arrivo del Polo Ospedaliero così
come è altrettanto nota la nostra posizione sfavorevole alla
nascita dell’ennesimo centro commerciale. Ma ciò che ci distingue da
sempre è un atteggiamento propositivo, siamo soliti infatti far
seguire alle proteste valide proposte. Considerato che il percorso
intrapreso dall’amministrazione si muove verso un luogo d’intrattenimento,
vi è l’urgenza di un ambiente costruito e pensato per Sesto che entri
nella quotidianità di tutti i cittadini.
Per
promuovere tutto questo sono molte le possibilità che si presentano,
per noi della Lista Civica Giovani Sestesi una di queste potrebbe
essere sicuramente la realizzazione di uno stadio urbano sulle ex aree
Falck. In primo luogo è bene precisare che per stadio non intendiamo certo
un modello San Siro ma uno stadio urbano perfettamente integrato con
la città, un luogo che darebbe alla città di Sesto San Giovanni
un’identità Nazionale per non dire Internazionale, ma soprattutto un
polo multifunzionale che ospiterebbe le partite di calcio del
campionato Italiano, le partite d’Europa di Champions League e che durante
le pause calcistiche potrebbe trasformarsi in un’arena dove Teatro,
Cultura, Cinema e Musica sarebbero i protagonisti.
In
secondo luogo, una struttura sportiva significa
aggregazione, socializzazione, vuol dire poter permettere a
tutti i cittadini sestesi, di qualsiasi età, di fruire di tutti i suoi
servizi. Pensiamo per esempio agli anziani, ad oggi quasi tutte le
bocciofile sono state chiuse. Quando parliamo di stadio urbano parliamo di
una struttura a misura d’uomo che, all’interno del suo anello,
avrebbe luoghi e spazi per sport minori, come ad esempio
quello delle bocce. Pensiamo ancora ai bambini e ai ragazzi, avrebbero uno
spazio privilegiato per trascorrere in modo sano, costruttivo e formativo
il loro tempo libero.
In terzo
luogo, è bene sottolineare che le ex aree Falck sono una struttura
privata, quindi la realizzazione di uno stadio urbano
non comporterebbe alcuna spesa pubblica ma
contribuirebbe concretamente a incrementare l’economia della nostra
città per esempio aumentando i posti di lavoro, pensiamo
infatti di quante diverse figure professionali ci sarebbe
bisogno. Questa sicuramente è una idea fra le tante che potrebbero
concretamente rappresentare la rinascita socioeconomica della nostra
città, ma se vogliamo davvero cambiare le cose e aumentare la qualità
della nostra vita, la soluzione la possiamo trovare solo attraverso
progetti che non vadano a toccare soldi pubblici indebolendo l’economia
del singolo.
Questo è
un progetto che non comporta spese pubbliche ma che al tempo stesso
potrebbe davvero rappresentare una svolta per Sesto San Giovanni sia in
termini economici, sociali e culturali, sia per il prestigio che ne
acquisterebbe sulla scia di quello che la nostra città ha
sempre rappresentato nel passato e che nel futuro potrebbe rappresentare.
(Paolo Vino, segretario Politico Lista Civica Giovani
Sestesi)