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(Giovani Sestesi) accusa l’assessore Tittaferrante di “concorrenza sleale” per
i corsi di fisioterapia
Paolo Vino (Giovani Sestesi) accusa l’assessore
Tittaferrante di “concorrenza sleale” per i corsi di fisioterapia
By dialogonews on 10 novembre 2017 • ( 0 )
SESTO SAN GIOVANNI – Orari a portata delle persone anche di una certa età.
sedi altrettanto comode per la frequenza delle sedute, prezzi accessibili. A
fare propaganda ai corsi di fisioterapia sul proprio profilo facebook è
l’assessore ai servizi Angela Tittaferrante ora nel mirino dei Giovani Sestesi
che l’accusano di concorrenza sleale.
“Grazie all’assessore Angela
Tittaferrante, scopriamo che il Comune di Sesto San Giovanni è in grado di
guarirci da malattie reumatiche, mal di schiena e cervicale – sostiene
Paolo Vino, segretario politio dei Giovani Sestesi – Si proprio così,
l’assessore ai Servizi Sociali ha lanciato un nuovo gruppo
di riabilitazione e fisioterapia mobilitando due fisioterapisti che si
mettono a disposizione di adulti e anziani che soffrono di disturbi… Gruppi che
sono a pagamento!
Vivendo in una città che offre
comunemente servizi sanitari di diverso livello ci domandiamo se l’assessore
Angela Tittaferrante, organizzando e promuovendo questo servizio “privato”
come se fosse un servizio pubblico del Comune, abbia osservato tutte le regole
sia legali che di convivenza civile che regolano una città. Molti
operatori del settore ci hanno fatto notare che un servizio di questo tipo si
connota come una potenziale concorrenza sleale nei loro confronti, quanto
meno per il fatto che il Comune di Sesto San Giovanni promuove questo
servizio in modo ambiguo sui mezzi di comunicazione istituzionali, facendo
pensare che sia una servizio pubblico.
Ci domandiamo: è davvero un servizio
pubblico? Il Comune ha dunque sottoscritto una convenzione con una
associazione o una società di fisioterapia per eseguire questi incontri? Ma
soprattutto, prima di fare ciò ha avviato una consultazione pubblica in
città per selezionare i migliori professionisti al miglior prezzo? Poniamo
queste domande – aggiunge
Paolo Vino – certi che tutto ciò sia stato fatto a regola d’arte.
Perché l’amministrazione del territorio è una cosa seria, e non può essere
abbandonata a scelte discrezionali, pena la trasformazione della città in
una giungla nella quale hanno la meglio solamente i più prepotenti e gli
“amici degli amici””.
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