Home » Politica » D’Amico, affondo dei Giovani Sestesi: il ruolo
di assessore non è un “lavoro socialmente utile”
D’Amico, affondo dei Giovani Sestesi: il ruolo di
assessore non è un “lavoro socialmente utile”
“Caro Sindaco Di
Stefano il ruolo di assessore non è un “lavoro socialmente utile”, ma un
incarico al servizio dei cittadini. Invece, da troppo tempo i cittadini sestesi
stanno pagando uno stipendio all’assessore D’Amico che a Sesto non ci mette
nemmeno piede”.
Così il segretario dei Giovani Sestesi Paolo Vino. “Da settimane D’Amico è
presente sulle cronache giudiziarie di tutti i giornali per le sue peripezie
con aziende filo russe, ma non nel suo ufficio di Sesto San Giovanni.
Da mesi percepisce lo stipendio (a nostre spese), ma fa il consulente per
l’ex ministro Salvini a Roma. A questo punto – prosegue Vino – Sindaco Di
Stefano, che l’assessore venga a riferire in aula dei suoi affari non è più
necessario.
Ciò che abbiamo letto a proposito delle indagini eseguite dalla guardia di
finanza sulle movimentazioni di denaro fatte da D’Amico ci basta per dire che
di un personaggio così non ne abbiamo bisogno a Sesto San
Giovanni. Sindaco Di Stefano ricordi che lei ha aumentato le tasse a tutti
i sestesi, ma continua a sprecare soldi. L’incarico di assessore si basa
su competenze e disponibilità al lavoro.
Con tutto il rispetto per l’assessore e per le sue vicende personali,
quell’incarico va dato a chi è in grado di lavorare per la città in modo serio
e costante.
Poi, se lei e i suoi colleghi della Lega volete dare assistenza a un vostro
iscritto, lo fate con i vostri soldi”.
Nessun commento:
Posta un commento