domenica 18 gennaio 2015

Sesto, il gioco del tiramolla tra il Pd e i Giovani Sestesi su un eventuale allargamento a nuove forze in giunta


Sesto, il gioco del tiramolla tra il Pd e i Giovani Sestesi su un eventuale allargamento a nuove forze in giunta


 

  SESTO SAN GIOVANNI 16 gennaio 2015



La contrapposizione tra renziani e conservatori del Pd ha fatto la prima “vittima”: i Giovani Sestesi non entreranno in giunta, così come era stato paventato in occasione del rimpasto che vede l’uscita del vice sindaco Felice Cagliani rimpiazzato dal più coriaceo antirenziano Andrea Rivolta. Un passaggio suggerito dal segretario del Pd Esposito, che sembrava già deciso, tanto che lo stesso segretario dei Giovani Sestesi Paolo Vino aveva dichiarato: “Se l’allargamento è sui vecchi temi, non è il caso neanche di iniziare a parlare. Se invece possiamo fare qualcosa di nuovo per la città, siamo aperti a tutto“. Per poi aggiungere: “E’ indispensabile cambiare le modalità di dialogo e confronto: noi abbiamo dimostrato di poter essere una forza di governo, dando prova di responsabilità e capacità. Penso alla nostra posizione sulla questione farmacie, dove abbiamo incontrato i sindacati e il personale, abbiamo analizzato la parte economica e fatto incontri e dibattiti. D’altra parte siamo stati completamente ignorati in materia di bilancio, così come il nostro ordine del giorno. Restiamo alla finestra, vediamo cosa succede“.

E’ successo che il sindaco Monica Chittò, presa tra due fuochi (renziani e democratici) e sospettando tempi difficili ha pensato di mettersi vicino il suo mèntore delle elezioni politiche, l’uomo più antirenziano che esiste a Sesto capace di tenere testa a tutti gli altri, Andrea Rivolta. Una operazione che di fatto sconfessa le premesse dello stesso segretario del Pd Esposito. E proprio sulla base di questa spaccatura interna al Pd ai Giovani Sestesi è stato detto no, come testimonia anche il documento di Sestodemocratica.

“Le dimissioni di Felice Cagliani per motivi personali dalla carica di Vicesindaco e la nomina di Andrea Rivolta stanno dando luogo sui giornali locali e nelle dichiarazioni di esponenti del mondo politico sestese a svariate interpretazioni nelle quali si cerca di dipingere un PD cittadino intento ad uno scambio di colpi tra la segreteria “renziana” e la parte “non renziana” del partito. E’ bene sottolineare che di fronte alle dimissioni del Vicesindaco, Monica Chittò ha scelto di sostituirlo con una figura di indiscutibile capacità già presente da molti anni in Consiglio Comunale seguendo la logica delle competenze e della conoscenza della nostra città. Il Partito Democratico di Sesto, tutto, è impegnato in queste settimane nell’elaborazione dei temi e delle proposte che caratterizzeranno la conferenza programmatica della prossima primavera e in questa logica, quale partito di governo della città sta sviluppando il proprio impegno di conoscenza della realtà cittadina in continua evoluzione e in questa luce va letta la delega che la Direzione cittadina ha conferito al Segretario e al Presidente del partito di aprire un confronto, nella normale dialettica politica con altre formazioni presenti sul nostro territorio sui temi principali che caratterizzano questa fase della vita della nostra città. Appare opportuno rimarcare che il Pd sestese sta lavorando sui contenuti per la città e non sulle formule politiche e che all’interno del suo dibattito non è mai stata posta una questione relativa ad eventuali mutamenti nella maggioranza uscita vincente sulla base di un preciso programma dalle ultime elezioni comunali”.

Giampaolo Pietra, coordinatore di Sestodemocratica.

 

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