giovedì 18 giugno 2015

Centro diurno disabili, il Pd prosegue sulla strada della privatizzazione ed è polemica coi lavoratori e l’opposizione


Centro diurno disabili, il Pd prosegue sulla strada della privatizzazione ed è polemica coi lavoratori e l’opposizione


· redazione online · in Politica. ·

Il centro diurno disabili comunale di via Boccaccio a Sesto San Giovanni sarà esternalizzato per questioni economiche. Lo ha deciso l’amministrazione comunale, che lo ha comunicato ai consiglieri comunali durante il consiglio.  A nulla, dunque, sembrano valere le proteste dei dipendenti, che pure hanno promesso nuove manifestazioni di protesta. Ed è subito scoppiata la polemica, via Social Network e non. La maggioranza di centrosinistra che governa la città, non sembra coesa sulla scelta. Consiglieri di Sel e Prc si sono dichiarati contrari (ne trarranno le conseguenze o continueranno imperterriti a stare in maggioranza?), ma anche l’opposizione ha fatto sentire la propria voce.

Sesto nel Cuore chiede di bloccare immediatamente i lavori e di non attivare la procedura per la convocazione dei tavoli di trattativa con i sindacati dei lavoratori in quanto l’argomento, vista la delicatezza degli interessi in gioco, necessita di una preliminare valutazione politica coinvolgendo, senza logica di appartenenza, tutte le forze presenti in consiglio comunale.Risparmi ed ottimizzazione delle risorse – spiegano i consiglieri di Sesto nel Cuore – se ne possono fare così come è possibile effettuare una analisi delle spese del Comune per ritrovare sprechi e risorse spese male; solo a titolo di esempio ricordiamo le centinaia di migliaia di euro spesi dalle amministrazioni che hanno governato la città in questi anni per un servizio scadente e per telecamere obsolete e/o inutilizzabili, ricordiamo i soldi spesi da questa amministrazione per innaffiare campi sportivi del Manin spendendo decine di migliaia di euro di acqua potabile senza pensare alla possibilità di utilizzare i pozzi di acqua in loco o ancora alla mancata utilizzazione, come risorsa economica, del Centro di Bibbona che costituisce un patrimonio immobiliare infruttuoso per la città”.

Ad oggi quindi contestiamo ad alta voce i tempi e soprattutto modi, a cui questa amministrazione in modo irrispettoso ci ha abituato – afferma Paolo Vino dei Giovani Sestesi –Piacevolmente stridente, quasi imbarazzante per chi ascoltava pur essendo in opposizione, la grande disponibilità da parte dei lavoratori. Tanta attenzione, tanta voglia di trovare una soluzione che si è palesata con le due ipotesi di riorganizzazione del servizio smontate a dovere dal Capo di Gabinetto dott. Finazzi. Tanti, tutti i lavoratori con uno spessore umano che ci ha lasciato con un profondo amaro in bocca nel confronto che hanno avuto con l’amministrazione nella persona del Sindaco”.

Nessun commento:

Posta un commento