“Vado a Sesto”? UN FALLIMENTO. Cambiano le persone ma
le strategie sono sempre le stesse.
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Categoria: Sesto San Giovanni
Pubblicato: 18
Settembre 2017
Notizie da Sesto San Giovanni
“Vado a Sesto”? UN
FALLIMENTO. Cambiano le persone ma le strategie sono sempre le stesse.
Il progetto “VADO A
SESTO” era e rimane un progetto FALLIMENTARE, INUTILE E SENZA SENSO, per come
creato e strutturato, insomma è come avere una freccia senza la punta; perché
non ha funzionato prima e non funziona oggi.
Lo abbiamo detto in tutti i modi, lo abbiamo ribadito come forza politica e come associazione, dentro e fuori le sedi istituzionali, in quel progetto non c'è nulla che incentivi un'azienda piccola o grande a venire nella nostra città ad investire e a dirlo sono i fatti, perché non c’è la fila di imprenditori per venire a Sesto.
Cambiano le persone, cambiano i partiti ma le strategie e soprattutto i modi NO, ci si riempie la bocca ma fatti niente.
Lo abbiamo detto in tutti i modi, lo abbiamo ribadito come forza politica e come associazione, dentro e fuori le sedi istituzionali, in quel progetto non c'è nulla che incentivi un'azienda piccola o grande a venire nella nostra città ad investire e a dirlo sono i fatti, perché non c’è la fila di imprenditori per venire a Sesto.
Cambiano le persone, cambiano i partiti ma le strategie e soprattutto i modi NO, ci si riempie la bocca ma fatti niente.
Forse non è chiaro ed è bene ribadirlo a
chi siede sulla sedia di amministratore: bisogna creare le condizioni affinché
un'azienda, un negozio, un artigiano reputi interessante venire ad investire a
Sesto San Giovanni.
I molteplici collegamenti e la posizione
strategica alle porte della Brianza della nostra città non bastano più, non è
più nemmeno sufficiente sapere che arriverà (forse) la città della salute e
della ricerca.
Serve progettualità, visione a lungo termine, incentivi, tutele, sburocratizzazione altrimenti saremo sempre un quartiere dormitorio e tra poco “un quartiere dormitorio PERIFERICO di Milano”.
Bisogna semplificare la burocrazia. Smettiamola di giocare sulla pelle degli altri giocando a fare il politico come ha fatto qualcuno l’altra sera con i colleghi di via Picardi. Ci sono persone, famiglie che hanno investito tutti i loro risparmi di una vita nelle proprie attività e ad oggi non c’è stato nessuno in grado di mettere in campo azioni serie che possono consentire di andare avanti e di non “affondare del tutto”, perché se qualcuno non se nè accorto, hanno chiuso altri negozi e la città si sta impoverendo.
Adesso serve progettualità, serietà, capacità e coraggio da parte dell’amministrazione. Tutto il resto sono solo chiacchiere, se questo assessore se la sente bene, altrimenti che torni a fare quello che faceva prima.
Serve progettualità, visione a lungo termine, incentivi, tutele, sburocratizzazione altrimenti saremo sempre un quartiere dormitorio e tra poco “un quartiere dormitorio PERIFERICO di Milano”.
Bisogna semplificare la burocrazia. Smettiamola di giocare sulla pelle degli altri giocando a fare il politico come ha fatto qualcuno l’altra sera con i colleghi di via Picardi. Ci sono persone, famiglie che hanno investito tutti i loro risparmi di una vita nelle proprie attività e ad oggi non c’è stato nessuno in grado di mettere in campo azioni serie che possono consentire di andare avanti e di non “affondare del tutto”, perché se qualcuno non se nè accorto, hanno chiuso altri negozi e la città si sta impoverendo.
Adesso serve progettualità, serietà, capacità e coraggio da parte dell’amministrazione. Tutto il resto sono solo chiacchiere, se questo assessore se la sente bene, altrimenti che torni a fare quello che faceva prima.
Paolo Vino
Segretario Politico
Lista Civica Giovani Sestesi
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