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Giovani Sestesi
Sesto,
che fine ha fatto la politica? E l’opposizione? Se lo chiedono i
Giovani Sestesi
By dialogonews on 6
giugno 2018 • ( 0 )
SESTO SAN GIOVANNI – La lista dei Giovani Sestesi manda il seguente comunicato:
Da ormai un anno Sesto San Giovanni sta sperimentando
il tanto decantato cambio di maggioranza che si è consumato nel giugno
scorso con una legittima sconfitta di chi ci aveva governato per tanti anni.
Forse perdendo la passione e la motivazione per cambiare la città. Molti
degli elettori in questi mesi avevano confessato di aver cambiato il loro voto
perché convinti che una nuova formula politica e nuove proposte avrebbero
contribuito a cambiare la città.
Oggi ci
troviamo con inquilini nuovi in Comune, ma con le stesse problematiche
di allora. Manca la passione, non si vedono gli stimoli e la visione per
il futuro. Unica differenza è il largo e distorto uso della comunicazione che
sempre più spesso si accompagna con un linguaggio scurrile e offensivo
verso gli avversari e i cittadini. Volano querele. I Social esplodono di
polemiche. Ma alla nostra Sesto San Giovanni chi ci sta pensando? Non c’è
più nessuno in grado di fare politica. Il che è strano e pericoloso. Se
pensiamo che Sesto è stata per tanti anni incubatore di una classe dirigente di
respiro nazionale, vedere un sindaco che, non avendo programmi futuri da
comunicare, trascorre le giornate a insultare gli avversari o a farsi i selfie,
fa un po’ strano. Il sindaco di una delle città più ricche e strategiche
d’Italia trascorre le sue giornate nell’oblio dei Social, mentre i suoi
colleghi in giro per l’Italia cercano le soluzioni migliori per il futuro
delle loro città.
Un
tempo, l’annuncio dell’asfaltatura delle strade era compito per addetti
stampa. Oggi ci pensa il
sindaco che dalle manutenzioni ordinarie cerca di ricavare popolarità.
Lo stesso sindaco che un giorno scrive di essere stato lasciato al verde
dai suoi predecessori, e poi approva una delibera da 14.000 euro per finanziare
un festival musicale chiaramente identificato in “interessi” politici
della Lega che non hanno alcun interesse o riscontro per Sesto.
È
l’opposizione dove sta? Inutile chiederlo non c’è. Forse troppo presa a
difendersi da accuse e offese personali, da non essere in grado di
battersi per i cittadini. Che poi, chiamarla opposizione… quando un partito (o
polo civico che dir si voglia), lascia la giunta criticando il sindaco
ritenuto prepotente e incapace, ma poi gli garantisce i voti…. è inevitabile
pensare che la politica del buon senso ha davvero lasciato Sesto San
Giovanni. Il problema reale è che noi sestesi, gli effetti del vuoto di oggi,
li vedremo solamente tra qualche anno. Quando tutta questa nullità ci
rilegherà in seconda fila tra le città dell’area metropolitana. E anche i
progetti strategici che ancora potrebbero rilanciare Sesto, state certi che si
stanno già decidendo su altri tavoli. Non per il bene dei sestesi, ma per
l’interesse di altri. (Giovani
Sestesi)
Che fine ha fatto la politica a Sesto San Giovanni?
COMUNICATO STAMPA
Pubblicato
il: 08/06/2018, 08:00
| di redazione
| Categoria: Comunicati Stampa città di Sesto
Dalla Lista Civica Giovani Sestesi
riceviamo e pubblichiamo:
Da ormai
un anno Sesto San Giovanni sta sperimentando il tanto decantato cambio di
maggioranza che si è consumato nel giugno scorso con una legittima sconfitta di
chi ci aveva governato per tanti anni. Forse perdendo la passione e la
motivazione per cambiare la città. Molti degli elettori in questi mesi avevano
confessato di aver cambiato il loro voto perché convinti che una nuova formula
politica e nuove proposte avrebbero contribuito a cambiare la città.
Oggi ci troviamo con inquilini nuovi in Comune, ma con le stesse
problematiche di allora. Manca la passione, non si vedono gli stimoli e la
visione per il futuro. Unica differenza è il largo e distorto uso della
comunicazione che sempre più spesso si accompagna con un linguaggio scurrile e
offensivo verso gli avversari e i cittadini. Volano querele. I Social esplodono
di polemiche. Ma alla nostra Sesto San Giovanni chi ci sta pensando? Non c'è
più nessuno in grado di fare politica. Il che è strano e pericoloso. Se
pensiamo che Sesto è stata per tanti anni incubatore di una classe dirigente di
respiro nazionale, vedere un sindaco che, non avendo programmi futuri da
comunicare, trascorre le giornate a insultare gli avversari o a farsi i selfie,
fa un po' strano. Il sindaco di una delle città più ricche e strategiche
d'Italia trascorre le sue giornate nell'oblio dei Social, mentre i suoi
colleghi in giro per l'Italia cercano le soluzioni migliori per il futuro delle
loro città. Un tempo, l'annuncio dell'asfaltatura delle strade era compito per
addetti stampa. Oggi ci pensa il sindaco che dalle manutenzioni ordinarie cerca
di ricavare popolarità. Lo stesso sindaco che un giorno scrive di essere stato
lasciato al verde dai suoi predecessori, e poi approva una delibera da 14.000
euro per finanziare un festival musicale chiaramente identificato con
"interessi politici" della Lega che non hanno alcun interesse o
riscontro per Sesto.
È l'opposizione dove sta? Inutile chiederlo non c'è. Forse troppo
presa a difendersi da accuse e offese personali, da non essere in grado di
battersi per i cittadini. Che poi, chiamarla opposizione... quando un partito
(o polo civico che dir si voglia), lascia la giunta criticando il sindaco
ritenuto prepotente e incapace, ma poi gli garantisce i voti.... è inevitabile
pensare che la politica del buon senso ha davvero lasciato Sesto San Giovanni.
Il problema reale è che noi sestesi, gli effetti del vuoto di oggi, li vedremo
solamente tra qualche anno. Quando tutta questa nullità ci rilegherà in seconda
fila tra le città dell'area metropolitana. E anche i progetti strategici che
ancora potrebbero rilanciare Sesto, state certi che si stanno già decidendo su
altri tavoli. Non per il bene dei sestesi, ma per l'interesse di altri.
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Che fine ha fatto la politica a Sesto San Giovanni?
Categoria: Sesto San Giovanni
Pubblicato: 06 Giugno
2018
Notizie da Sesto San Giovanni
Che fine ha fatto la politica a Sesto
San Giovanni?
Da ormai un anno Sesto San Giovanni sta sperimentando il tanto decantato
cambio di maggioranza che si è consumato nel giugno scorso con una legittima
sconfitta di chi ci aveva governato per tanti anni. Forse perdendo la passione
e la motivazione per cambiare la città. Molti degli elettori in questi mesi
avevano confessato di aver cambiato il loro voto perché convinti che una nuova
formula politica e nuove proposte avrebbero contribuito a cambiare la città.
Oggi ci troviamo con inquilini nuovi in Comune, ma con le stesse
problematiche di allora. Manca la passione, non si vedono gli stimoli e la
visione per il futuro. Unica differenza è il largo e distorto uso della
comunicazione che sempre più spesso si accompagna con un linguaggio scurrile e
offensivo verso gli avversari e i cittadini. Volano querele. I Social esplodono
di polemiche. Ma alla nostra Sesto San Giovanni chi ci sta pensando? Non c'è
più nessuno in grado di fare politica.
Il che è strano e pericoloso. Se pensiamo che Sesto è stata per tanti anni
incubatore di una classe dirigente di respiro nazionale, vedere un sindaco che,
non avendo programmi futuri da comunicare, trascorre le giornate a insultare
gli avversari o a farsi i selfie, fa un po' strano. Il sindaco di una delle
città più ricche e strategiche d'Italia trascorre le sue giornate nell'oblio
dei Social, mentre i suoi colleghi in giro per l'Italia cercano le soluzioni
migliori per il futuro delle loro città. Un tempo, l'annuncio dell'asfaltatura
delle strade era compito per addetti stampa. Oggi ci pensa il sindaco che dalle
manutenzioni ordinarie cerca di ricavare popolarità. Lo stesso sindaco che un
giorno scrive di essere stato lasciato al verde dai suoi predecessori, e poi
approva una delibera da 14.000 euro per finanziare un festival musicale
chiaramente identificato cin "interessi politici della Lega che non hanno
alcun interesse o riscontro per Sesto.
È l'opposizione dove sta? Inutile chiederlo non c'è. Forse troppo presa a
difendersi da accuse e offese personali, da non essere in grado di battersi per
i cittadini. Che poi, chiamarla opposizione... quando un partito (o polo civico
che dir si voglia), lascia la giunta criticando il sindaco ritenuto prepotente
e incapace, ma poi gli garantisce i voti.... è inevitabile pensare che la
politica del buon senso ha davvero lasciato Sesto San Giovanni. Il problema
reale è che noi sestesi, gli effetti del vuoto di oggi, li vedremo solamente
tra qualche anno.
Quando tutta questa nullità ci rilegherà in seconda fila tra le città
dell'area metropolitana. E anche i progetti strategici che ancora potrebbero
rilanciare Sesto, state certi che si stanno già decidendo su altri tavoli. Non
per il bene dei sestesi, ma per l'interesse di altri.
Lista Civica Giovani Sestesi
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